È iniziato il 24 novembre al Senato l’esame del ddl 1167 che, fra le tante cose che prende in considerazione, introduce delle modifiche al processo del lavoro e una deroga individuale al CCNL.
Questa legge farà sì che il giudice pronunci una sentenza sulla legittimità degli atti formali, sottraendo al dibattito il merito delle singole questioni.
La norma in esame poi vuol dare forma giuridica ad un dispositivo, già presente nella legge 30/03, che prevede la possibilità di una deroga individuale all’applicazione delle norme contrattuali: basterà che questa volontà condivisa dal datore di lavoro e dal dipendente sia certificata (per esempio presso la direzione provinciale del lavoro) perché a quest’ultimo sia inibita qualsiasi possibilità, ex post, di ricorso giudiziario. Il giudice dovrà riferirsi al patto deregolatorio in sé e non al suo contenuto anche se in contrasto con il contratto di lavoro di riferimento.
È evidente che il dipendente è la parte debole e, pur di ottenere un lavoro, si sentirà costretto a sottoscrivere anche un contratto capestro. Fin’ora il giudice poteva contestare questa norma se la considerava illegittima. Con questa legge dovrà solo prendere atto del contratto individuale.
Indubbiamente è un’altra picconata che mira alla destrutturazione del diritto del lavoro.
Si provi ad immaginare le conseguenze che una norma del genere potrà avere nel mercato del lavoro degli Informatori! Con buona pace della dignità del lavoratore e del trattamento economico-normativo e con buona pace anche dei Sindacati.
La Redazione di "Informatori.Aiisf.it" – 27/11/2009